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Prime Esperienze

Saranno Campioni


di Deephope
16.04.2024    |    35    |    0 6.0
"Laura vedendo il proprio figlio soffrire in quel modo e sapendo quanto aveva già sofferto precedentemente per le esclusioni da titolare si penti di quanto gli avesse detto, ma per tutta la giornata..."
Armandino era un ragazzo di 15 anni e giocava in una squadra di calcio del suo quartiere, fino a qualche settimana fa’ aveva sempre giocato da titolare, ma ultimamente sembrava che il mister preferisse un altro al suo posto. Armando si rattristò molto ed oltre ad essere inappetente iniziò a parlare e ad irritarsi subito dentro casa. Un giorno sua madre Laura, stanca di vedere il proprio figlio ridotto ingiustamente in quelle condizioni, andò a parlare col mister. Laura era un architetta di 42 anni di gran bell’aspetto alta 1,75 e dimostrava almeno 10 anni in meno, con un fisico scolpito da anni di pilates e di nuoto, capelli rossi e occhi verdi e qualche sparuta lentiggine sul viso e sul corpo, ma con un seno abbondante che ancora lottava alla grande contro la forza di gravità e gli anni. Il giovedì pomeriggio dopo il lavoro andò a prendere suo figlio Armando, quel giorno era vestita come d’abitudine, infatti per andare a lavoro metteva spesso tailleur scuri con camice chiare, quel giorno ne aveva una particolarmente scollata visto i primi caldi primaverili. Ad allenamento finito mentre i ragazzi stavano entrando nello spogliatoio, si avvicino con passo spedito col suo tacco 12 al mister per chiedere chiarimenti.
Sergio, il mister, aveva 52 anni, stempiato, bassino e con una pancetta appena in evidenza, insomma non proprio un adone, in quella circostanza era anche tutto sudato, appena vide la signora Laura ed ascoltate le prime parole, quasi sogghignando la prego di seguirlo in segreteria per discutere meglio e con maggiore privacy, Laura decisa lo seguì. Una volta accomodati ed una volta iniziato il discorso da parte della mamma, Sergio la interruppe bruscamente, facendogli capire neanche troppo velatamente che se voleva rivedere il figlio giocare da titolare lei avrebbe dovuto assecondare alcune sue esigenze. Alche lei stizzita si alzo dicendo che sarebbe andata a denunciarlo e uscì sbattendo la porta.
Di ritorno a casa in macchina disse al figlio che l’avrebbe portato in un'altra società, il figlio pianse a dirotto dicendo che avrebbe smesso di giocare qualora avesse cambiato casacca, in quanto lui era cresciuto lì e tutti i suoi amici stavano in quel club. Laura vedendo il proprio figlio soffrire in quel modo e sapendo quanto aveva già sofferto precedentemente per le esclusioni da titolare si penti di quanto gli avesse detto, ma per tutta la giornata rimase incazzata ma soprattutto spiazzata sul da farsi e per una donna decisa come lei ciò la metteva in profonda agitazione.
Verso le 22 gli arrivò un messaggio su WhatsApp da parte di Sergio, il quale chiedeva scusa se c’era stato un fraintendimento e che comunque suo figlio non giocava per scelta tecnica e qualora lei avesse richiesto altre spiegazioni gliene avrebbe date volentieri.
Passo la notte quasi insonne, meditando il da farsi, quel poco che riuscì a dormire sognò addirittura il mister e si sveglio dicendo che per il bene del figlio doveva risolvere la questione in un modo o nell’altro.
Il giorno dopo nella tarda mattinata rispose a Sergio chiedendogli quando avrebbe potuto parlare con lui, la risposta del porco non si fece attendere, Sergio gli disse che era libero fino alle 15 e che se voleva potevano vedersi alla segreteria della società. Laura approfittando della pausa pranzo gli disse che sarebbe passata per le 13:30 lì.
Appena giunta al campo si rese conto che oltre ad una fiat panda che presumibilmente era del mister, non vi erano altre vetture oltre la sua e subito gli vennero delle fitte alla pancia, immaginando cosa sarebbe potuto accadere da lì a poco. Quel giorno era vestita con una gonna fasciata con lunghezza di poco sopra al ginocchio e con una spaccatura neanche troppo accentuata, indosso aveva una delle sue solite camicette aderenti.
Entrata in segreteria trovò Sergio davanti al pc, lui la fece accomodare difronte a lui, Sergio come nel messaggio inviatogli la sera prima ribadì il proprio dispiacere per il fraintendimento e che il figlio non giocava per scelta tecnica, senza neanche farlo finire di parlare Laura le disse che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di rivedere suo figlio giocare e divertirsi, nel dirlo accavallò le gambe mostrando anche delle giarrettiere bianche, Sergio sembrò inizialmente spiazzato non si aspettava un invito del genere, ma non se lo fece ripetere, si alzò di scatto e si mise in piedi davanti a lei che rimase invece seduta, con fermezza Sergio gli chiese cosa fosse intenzionata a fare per rivedere suo figlio in campo, lei rispose allungando la sua mano sul bordo della sua tuta abbassandogliela insieme alle mutande, lei prese con una mano il suo membro che era di dimensioni ragguardevoli nonostante la statura ed il fisico poco prestante di Sergio ed iniziò a segarlo, dopo qualche secondo raggiunse la massima erezione e per poco Laura non svenne, era da prima del matrimonio che non vedeva un cazzo di simili dimensioni sia in lunghezza che in larghezza, ied ormai erano passati anni, appena lo prese in bocca Sergio con entrambe le mani inizio a muovere la testa di Laura avanti e indietro facendo emettere a Laura dei versi da bestia sbiascicante, nel frattempo Sergio aumento il ritmo fino a far venire dei conati alla povera mamma, al che si interruppe e la fece alzare slacciandogli la camicetta con forza, iniziò a tastargli il seno con veemenza facendogli emettere dei gemiti, nel frattempo lei aveva un lago nelle sue mutande, Sergio che se ne accorse avendo messo l’altra mano dentro i suoi slip, la fece girare e appoggiare col seno sul tavolo della segreteria e sollevandogli la gonna senza neanche aver sfilato le mutandine, le spostò appena e mise il suo enorme cazzo all’interno della sua vagina tutto in un colpo, per reazione Laura emise un gridolino ed inarcò la schiena chiedendogli per favore di fare piano, per tutta risposta Sergio gli disse che era una troia e che doveva stare zitta, infatti le raccomandazioni dell’archittetta servirono a poco, il mister iniziò a stantuffarla in modo violentò e continuo, Laura tuttavia da lì a poco si abituò alle sue dimensioni e venne urlando due volte, la seconda volta squirtó in modo inaspettato, non gli era mai capitato, dopo qualche minuto di monta indemoniata Sergio la fece rimettere seduta sulla sedia e gli disse di aprire la bocca e di ingoiare tutto, fece appena in tempo a finire la frase che una copiosa sborrata le riempi la bocca, un po’ schifata e con molta riluttanza Laura deglutì e mandò giù tutto, il suo dovere lo aveva compiuto a meraviglia ed anche godendo come non accadeva da troppo tempo.

Il fine settimana Armandino tornò titolare e segnò….
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